Sala del Lago Blu
Percorrendo la galleria scavata artificialmente nella roccia, si arriva, attraverso una passerella in metallo, alla sala del "Lago Blu" che è una delle zone più suggestiva della Grotta.
Da quella stretta frattura, con velocità che varia col variare delle precipitazioni, esce una piccola cascata di circa 10 metri, che si getta nel laghetto, a cui i primi esploratori hanno dato il nome di Lago Blu.
Questo laghetto è alimentato da piccole sorgenti perenni che si trovano sul fondo e pertanto anche nei mesi estivi è possibile osservare il lago.
La sua temperatura si aggira intorno ai 14-15°.
In questo punto ci troviamo a circa 100 metri dall'androne d'ingresso e la temperatura risente delle variazioni stagionali e dell'umidità che qui si aggira intorno al 95-98%.
Si possono osservare caratteristiche concrezioni da parete vele o cortine.
Esse hanno origine quando la goccia, prima di staccarsi per cadere al suolo, ha modo di percorrere obliquamente un certo tratto di parete e questo fatto porta alla deposizione di CaCO3 (Carbonato di Calcio) lungo tutto il percorso della goccia, con conseguente formazione di concrezioni dalla forma estesa ed a volte anche sottili.
Una scalinata conduce alla sala dell'Occhialone, ultima sala visitabile del ramo "attivo".
Da questo punto in poi la grotta non è più attrazzata turisticamente e per percorrere il tratto successivo è necessario ricorrere a tecniche ed a mezzi speciali.
Pertanto è necessario tornare indietro sul Corridoio Franchetti dove ha inizio il ramo "fossile" vero e proprio.