Il Salone d'Ingresso
Le Grotte di Pastena si aprono in un ampio polje a forma di conca suddivisa in zone da nudi rilievi calcarei che si ergono dal fondo verde ed intensamente coltivato; la maggiore elevazione si ha quasi al centro del bacino ed è costituito dal Monte Solo (m.515).
Qui ci troviamo nell'androne d'ingresso, alto mediamente una ventina di metri, lungo ottanta e largo circa venticinque.
La sua formazione è dovuta all'azione erosiva, sia chimica che meccanica, dell'acqua che con il passare del tempo ha ampliato l'accesso a questo complesso sotterraneo.
Le rocce che costituiscono la grotta risalgono all'era Mesozoica, periodo Cretacico superiore, piano Turoniano; hanno un'età compresa tra gli ottanta e cinquanta milioni di anni.
Sono rocce molto ricche in fossili: Rudiste, Foraminiferi, Gasteropodi.
Questa sala è caratterizzata dalla quasi totale mancanza di concrezioni (stalattiti e stalagmiti), dovuta sia a fenomeni di crollo della volta, sia al fatto che in questa zona non hanno fatto in tempo a formarsi a causa della forte velocità di scorrimento dell'acqua.
Al di sotto della passerella e sulla sinistra si trova l'alveo del Fosso Mastro, un tipico corso d'acqua a regime torrentizio, la cui portata è influenzata esclusivamente dalle precipitazioni.
Questo "Fosso" raccoglie le acque dell'immenso polje carsico di circa 40 Km quadrati che vengono poi convogliate verso il punto più basso del bacino (165 m.s.l.m.), ovviamente costituito dall'imbocco della grotta,che in questo caso funge da inghiottitoio.
Durante il 2° conflitto mondiale, alloggiava nell'androne d'ingresso della porta, il quartier generale tedesco che dirigeva il fronte di Cassino, sotto il comando del generale Kesselring.
Nelle parti più interne della grotta, protette dalle truppe tedesche, si erano rifugiate migliaia di persone fuggite da Cassino, Ceprano, Ceccano, Pontecorvo e da altri paesi della zona durante i bombardamenti e soprattutto durante l'invasione delle truppe di colore senegalesi.
Dal grandioso salone d'ingresso prende inizio il ramo "fossile" un'autentica diramazione ormai abbandonata dalle acque, che presenta per circa 880 metri una serie di ambienti concrezionati di incredibile bellezza.
Le grotte "fossili" sono la testimonianza di antichi episodi di carsificazione di rocce carbonatiche (paleocarso).