Corridoio Franchetti e salice piangente
Il Corridoio Franchetti è un po' il preludio a ciò che il turista incontrerà più avanti; lasciata la luce del sole, solo le lampade elettriche riescono a mettere in evidenza le pareti ricche di concrezioni.
L'impianto elettrico della potenza di 30 KW consta essenzialmente di luci di camminamento e di emergenza, con batterie in tampone ad inserzione automatica e luci scenografiche con accensione graduale a mezzo di gruppi elettronici muniti di fotocellula e temporizzatore.
Per evitare la formazione di pozzanghere provocate dalle acque di stillicidio e dalle piene che riescono ad inondare anche il ramo "fossile", lungo i camminamenti turistici è stata realizzata una rete fognante.
A fianco di essa è stata posta in opera una tubazione dotata di attacchi per il lavaggio dei camminamenti. L'acqua viene immessa ad alta pressione nell'impianto tramite una pompa sommersa sistemata nel lago "blu".
Nel corridoio è possibile osservare una bellissima colata di calcite pura superficialmente e mista a limo negli strati sottostanti.
La Sala del Salice Piangente. Il nome di questa sala è stato dato dalla forma vagamente simile ad un salice di una colonna particolare e caratteristica data dall'unione di una stalattite e una stalagmite.
Le stalattiti sono forme cilindriche o coniche pendenti dal soffitto, spesso sottili e talora lunghe parecchi metri.
Le stalagmiti sono simili alle precedenti ma rivolte verso l'alto a partire dal pavimento: certe forme tozze raggiungono altezze di 10 metri nella nostra Grotta.
Una stalattite comincia a formarsi come un sottile tubicino di calcite (spaghetto); l'acqua che fuoriesce da una fessura della volta scorre all'interno del tubicino e cade goccia a goccia all'estremità.
La calcite si deposita sull'orlo del tubicino come un anellino di tanti piccoli cristalli.
Con il tempo l'estremità del tubicino si ostruisce e la soluzione che fuoriesce da fessure situate in prossimità della base, deposita vari strati concentrici attorno al tubicino iniziale che in questo modo si ingrossa e si allunga.
Le stalagmiti presentano una struttura a "cupole sovrapposte"; le forme risultanti sono molto varie e fantasiose: a pila di piatti rovesciati, a gradi foglie, a cavolfiore, ecc.
In questa sala si possono notare anche delle concrezioni a parete dette "concrezioni da splash".
Si formano su pareti sottoposte a un fenomeno più o meno intenso di stillicidio "inverso" pareti cioè che ricevono spruzzi o gocce di rimbalzo dal pavimento o da altra parete.
La loro forma è un aggregato mammellonare, dovuto al fatto che man mano che queste concrezioni si sviluppano prendono forma sferoidale e collegandosi l'una all'altra finiscono per assumere questa tipica struttura.
Lungo questo tratto di galleria si notano alcune macchie più chiare a contorni tondeggianti in corrispondenza delle rientranze della volta; esse sono le cosiddette "bolle di aria compressa" identiche a quelle della "Grotta di Vento" (Lucca); tracce evidenti di cuscinetti di aria che si sono formati quando la galleria veniva invasa dalla piena e che impedivano all'acqua di venire a contatto con la volta in corrispondenza delle rientranze.